Cosa fare per minimizzare l'esposizione all'Ozono

 

 

Esposizione all'Ozono della popolazione

In generale, all´aumentare delle concentrazioni di ozono nell´aria aumenta progressivamente la quota di persone nella popolazione che manifesta dei disturbi, e gli effetti avversi sulla salute diventano progressivamente più gravi.
Gli effetti saranno tanto più intensi quanto più lunga è la durata dell´esposizione, quanto maggiore è l´attività fisica svolta dall´individuo e quanto più é compromesso lo stato di salute respiratoria dell´individuo.

Per valori maggiori di 240 µg/m3 ovvero maggiori di 0,12 ppm

I soggetti a rischio trascorrano le ore più calde della giornata all´interno di abitazione ed evitino di svolgere qualunque attività fisica all´aperto, in particolare nelle ore più calde e di massima insolazione della giornata. Tutti evitino un´attività fisica intensa all´aperto nelle ore più calde e di massima insolazione della giornata

 

Precauzioni e suggerimenti per la popolazione, a cura del Servizio di Sanità pubblica della Regione Emilia-Romagna e con la collaborazione dei Dipartimenti di Sanità pubblica delle Aziende Usl


Esposizione all'Ozono dei lavoratori

Relativamente al comparto lavorativo i soggetti più colpiti dagli effetti acuti dell’ozono sono quelli che trascorrono molto tempo all’aria aperta, che fanno molta attività fisica e sollecitano fortemente l’apparato respiratorio.
Di questa categoria fanno parte i lavoratori che sottopongono il corpo a sforzi, che svolgono all’aperto un lavoro faticoso, poiché la respirazione diventa più intensa, come gli operai sui cantieri, chi lavora alla costruzione di binari, nell’agricoltura, nella selvicoltura o nel trasbordo di merci.

I disturbi che questo inquinante può provocare sono: arrossamento e bruciore degli occhi, irritazione al naso e alla faringe, tosse e sensazione di soffocamento durante la respirazione.
L’ozono inoltre danneggia le funzioni polmonari in quanto può provocare alterazioni infiammatorie dei polmoni e indurre la proliferazione del tessuto connettivo di questi organi.
Anche l‘efficienza fisica può venire diminuita da forti concentrazioni di questo gas e i disturbi possono essere più evidenti nei soggetti che soffrono di asma e bronchiti croniche.

L'unica ragionevole mitigazione del rischio è di controllare strumentalmente l’esposizione dei lavoratori all’Ozono e mantenerlo nei parametri consentiti.

Ad oggi non è possibile modificare con mezzi tecnici le concentrazioni del livello di ozono all’aperto. Se sono molto elevate, occorre evitare il più possibile l’esposizione. Durante l’estate i lavori all’aperto che richiedono un elevato sforzo fisico devono essere spostati alle prime ore del mattino.
Durante il pomeriggio è invece consigliabile eseguire lavori all’interno di edifici, visto che nei locali al chiuso la concentrazione di ozono è solitamente minore rispetto agli spazi aperti.